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amazon innovation award

Amazon è in cerca di idee e lancia il suo Amazon Innovation Award. A quanto pare i tecnici e i dipendenti Amazon non bastano e ci vogliono idee fresche innovative e fuori dagli schemi. Ed ecco che il colosso dell’e-commerce lancia il suo bando per stimolare gli studenti delle università a dar vita a progetti di innovazione con il focus sulla consegna dei prodotti acquistati online.

Da tempo infatti l’azienda di Jeff Bezos progetta di diventare autonoma nella consegna dei prodotti Amazon, tanto da aver pensato addirittura ai droni per consegnare pacchetti in tempi record.

L’iniziativa vedrà partecipare più di 200 persone solo al Politecnico di Milano, fanno parte del contest anche il Politecnico di Torino e l’Università di Roma Tor Vergata. Il premio è una visita al quartier generale di Amazon, oltre che, probabilmente il ritrovarsi addosso l’attenzione del più grande rivenditore online al mondo, con possibilità di lavoro notevoli.

“Ogni anno l’azienda ci chiede di trovare soluzioni innovative per raggiungere obiettivi sfidanti, per esempio introdurre più automazione nelle attività di magazzino a supporto del lavoro del personale, oppure ottimizzare la logistica dell’ultimo miglio per ridurre i costi e aumentare l’efficienza delle consegne dei prodotti ai clienti finali”, spiega ad ANSA Riccardo Mangiaracina, del Politecnico di Milano.

“Il valore aggiunto di questo concorso sta nel fatto che gli studenti hanno la possibilità di cimentarsi con i problemi reali e concreti di un’azienda, a cui devono proporre una soluzione innovativa che ancora non esiste e che devono elaborare sfruttando la loro creatività”.

Il premio “è nato tre anni fa al Politecnico di Milano nell’ambito del corso di logistics management della laurea specialistica in ingegneria gestionale e ogni anno riscuote grande successo. Vi partecipano oltre 200 studenti dei circa 300 iscritti al corso: per il 20% sono studenti stranieri”.

Ed ecco che Amazon va a pescare nelle università per trovare una vera soluzione al problema della distribuzione che potrebbe donare al colosso ancora più potere sui prezzi, una volta abbattuti i costi di trasporto merci e di consegna.


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