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“Anche per la rete unica ci vuole collaborazione ma creare un’infrastruttura innovativa si può fare, bisogna diventare capillari e poi guardare all’estero”. Parla così il ministro dell’innovazione Paola Pisano, che parla in occasione del convegno start up Italia 2019.

Il ministro non anticipa niente, ma dimostra comunque la presenza di un progetto e l’intenzione di proseguire verso una diffusione della rete ultralarga e di un web sostenbile.

Il ministro, vorrebbe anche avvicinare la startup alle aziende parastatali. “Se le avviciniamo alla pubblica amministrazione, faremmo crescere anche le grandi aziende parastatali. Se lo fanno in tanti nel mondo lo possiamo fare anche noi in Italia. Questa è Open innovation”.

Tra i tanti obiettivi c’è anche quello di “riuscire a fluidificare l’innovazione sul territorio, supportare start up” non solo nel momento della loro partenza.

“Dobbiamo creare anche un ecosistema, il Fondo nazionale per l’innovazione darà una grossa mano ma bisogna creare fondi per supportare anche la crescita; fare formazione per i nostri venture capitalist che devono diventare più forti e infine bisogna collaborare di più tra paesi”.

Una serie di progetti interessanti che andrebbero a supportare il mondo open e l’innovazione.

L’Italia infatti, non fa molto per il suo mondo digitale e per supportare le aziende e le innovazioni locali che spesso devono rivolgersi all’estero.

Nel particolare c’è una grande assenza anche nel campo dei vidogiochi, settore di grande traino che, nel nostro paese è relegata a una manciata di studi indie e realtà minori.

Sorprende l’assenza di uno studio importante e rappresentativo nel nostro paese, sintomo dell’assenza di finanziamenti e impresa.

Le startup potrebbero diventare un elemento di forza del nostro paese.

Anche se, il concetto stesso della startup, inizia già a sembrare qualcosa di superato.

La sensazione è quella di arrivare in ritardo su di un mercato e un’occasione di qualche anno fa.

La vera innovazione è probabilmente altrove e lo stesso mondo smart, per saturazione e carenza di idee non sembra più il mercato che prometteva di essere.


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