Era il 21 aprile 1989, quando Game Boy vide la luce in Giappone.
La console portatile Nintendo dava inizio in quell’epoca a una vera e propria rivoluzione.
Game Boy infatti, offriva per la prima volta l’esperienza di una console casalinga in formato portatile dando vita a una serie di interazioni differenti oltre che a una scuderia di titoli indimenticabili.
L’idea di Nintendo era incredibile, qualcosa di mai tentato prima.
Presero vita così titoli come Tetris, Pokémon, gli spin off di Super Mario e tanti altri giochi capaci da soli di segnare una intera epoca.
Game Boy è entrato a tutti gli effetti nell’immaginario collettivo come simbolo dei videogiochi.
Allo stesso tempo, la console portatile di Nintendo è ancora giocata da milioni di appassionati, oltre che oggetto di culto per collezionisti e retrogamers.
Sembra ieri il giorno dell’uscita di Game Boy, una console straordinaria capace di accompagnare l’infanzia di milioni di ragazzini oggi adulti.
Tra i titoli indimenticabili ci sono ovviamente quelli dei Pokémon, una serie di giochi ancora oggi più viva che mai, giocata a rigiocata nelle più svariate versioni, con una nota di amore totale nei confronti dei leggendari Pokémon Blu e Rosso, avvento del gioco nel nostro paese e primo vero e proprio sbarco del brand nel mondo occidentale.
Con la sua struttura solida, la sua consistenza, il design sopraffino e la qualità grafica eccezionale, ancora oggi capace di regalare una pixel art di gran qualità, Game Boy è e rimane una delle console portatile più importanti della storia dei videogiochi.
Un’icona che ci piacerebbe veder tornare in qualche forma, un prodotto il cui erede spirituale altro non è che Nintendo Switch, l’ammiraglia Nintendo che sta collezionando numerosi successi negli ultimi mesi.
Che sia in arrivo un Game Boy Mini?
La speranza è l’ultima a morire, per il momento però Nintendo non sembra interessata a rilanciare uno dei suoi prodotti più iconici.