L’azienda statunitense Bose, uno dei più importanti produttori di apparecchiature audio, chiuderà tutti e 119 i negozi che possiede in Europa, Nord America, Australia e Giappone.
La decisione mostra un cambiamento di mercato impressionante.
Secondo Bose, i suoi prodotti, “sono sempre più acquistati attraverso l’e-commerce”.
Il numero di licenziamenti potrebbe essere enorme.
Quella che ci troviamo di fronte è una tendenza ormai inevitabile che vedrà sempre di più il mercato spostarsi su vendite online e logistica, piuttosto che sui negozi più classici.
“Dato il forte passaggio allo shopping online in mercati specifici, Bose prevede di chiudere i restanti 119 negozi al dettaglio in Nord America, Europa, Giappone e Australia nei prossimi mesi”.
Per il momento rimaranno aperti 130 negozi in Cina e negli Emirati Arabi Uniti, oltre che in India, Sudest asiatico e Corea del Sud.
L’azienda fornirà assistenza ai propri dipendenti per un ricollocamento.
“Ulteriori dettagli, incluso il numero di dipendenti interessati, rimarranno privati”, conclude Bose.
Un dato incisivo che ci mostra un mercato che cambia, confermando le preoccupazioni degli analisti che temono una crisi dell’occupazione dovuta al passaggio al digitale e alle automazioni.
Si tratta di una notizia che fa davvero pensare e che potrebbe vedere l’attuazione di politiche di questo tipo anche da parte di grandi aziende simili a Bose.
In futuro non esisteranno più i negozi retail?
A questo punto, tutto diventa possibile e, quelli che conosciamo come negozi, potrebbero diventare semplici showroom dove vengono mostrati i prodotti che poi acquisteremo in rete.
Che dire, difficile immaginare un mondo senza vetrine e negozi di alcun genere.
La mossa di Bose però, ha destato l’attenzione degli analisti.
Resta da capire in che modo, il sistema delle consegne diventerà sostenibile logisticamente e, soprattutto sotto il punto di vista della salute dell’ambiente.
Veicoli elettrici e energia solare potrebbero aiutare, ma la situazione non è delle più rosee.