Le NFT sono una delle prime applicazioni pratiche della blockchain, destinata a rivoluzionare molti settori.
Vista la sua natura web, la blockchain sembra essere destinata a dar vita a fenomeni difficilmente comprensibili da chi non vive tra meme e reddit, una dei questa sono i Non Fungible Token, un certificato digitale che usa il sistema della blockchain per certificare l’unicità di un determinato file, capace di dar vita a un nuovo mercato dell’arte che potrebbe interessare presto anche Cinema, musica e letteratura.
Le NFT sono in breve dei codici che determinano l’autenticità di un documento digitale.
Questi sono spesso opere d’arte rilasciate online, meme, tweet e video.
Acquistandoli, si ottiene la proprietà dell’originale; niente che vieti la riproduzione del contenuto, ma un certificato da collezionista.
Possiamo in poche parole detenere un meme originale che gli altri useranno ma che sarà comunque nostro.
Nasce così un nuovo sistema di scambio delle opere digitali, ma anche un folle mercato delle figurine online destinato a lasciare il segno.
Le cifre spese per le NFT sono senza precedenti e troviamo acquisti di Meme per centinaia di migliaia di euro e aste dai prezzi esorbitanti.
Il tutto per acquistare un certificato.
Una moda per milionari, ma un primo segno di come la blockchain sia destinata a modificare in modo radicale molti aspetti del mondo dell’arte e degli stessi contenuti web.
Secondo un report della NonFungible Corporation e dell’Atelier Bnp Paribas, nel 2020 gli scambi del mercato Nft hanno superato i 250 milioni di dollari, un aumento impressionante che potrebbe segnare la fine delle case discografiche, delle gallerie e di tante altre realtà.
Con la nascita delle NFT e il trasferimento di valore che va direttamente all’autore, anche realtà come Google e Youtube potrebbero vedere un forte cambiamento interno.
Perché monetizzare con Youtube quando si può vendere la propria NFT direttamente agli utenti senza nessun intermediario?
Naturalmente questo riguarda solo particolari utenti o contenuti di culto del web.
