E’ morto, all’età di 61 anni, Kazuhisa Hashimoto, ideatore del leggendario Konami Code.
Sequenza di tasti che permetteva di sbloccare i trucchi in alcuni videogiochi Konami.
Si tratta del creatore di una sequenza divenuta culto per moltissimi videogiocatori, specialmente per i retrogamers e chi ha vissuto l’avvento dei videogiochi nella nostra cultura.
La sequenza, per chi non la conosce, era «alto, alto, basso, basso, sinistra, destra, sinistra, destra, b, a».
Il codice speciale, era stato inserito da Hashimoto per la prima volta nel 1986 nella versione per Nintendo di Gradius.
Inserendolo, era possibile accedere a potenziamenti e facilitazioni per il titolo bullet hell.
Ecco che il codice ha continuato a comparire in diverse creatio, da Contra del 1988 a Teenage Mutant Ninja Turtles III: The Manhattan Project, Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty , Castlevania: Lords of Shadows. Oltre a BioShock Infinite e Borderlands 2.
Lo trovate addirittura in Fortnite, dove permette di accedere a un mini gioco stile Space Invaders.
Konami ha annunciato su twitter la morte del suo collaboratore:
We are saddened to hear about the passing of Kazuhisa Hashimoto, a deeply talented producer who first introduced the world to the “Konami Code”.
Our thoughts are with Hashimoto-san’s family and friends at this time. Rest In Peace.
Il Konami code, oltre al mondo dei videogiochi, è diventato col tempo un elemento estetico e culturale, con tanto di magliette, daget e riferimenti al di fuori dei videogiochi stessi.
Un’altra scomparsa all’interno di quell’universo videoludico che ha perso negli ultimi due anni alcune delle sue personalità storiche, segno anche di quanto questo media sia ormai un elemento fondamentale della cultura mondiale.
Il Konami Code, continuerà però a vivere e ad essere celebrato in ricordo del suo creatore e della geniale idea di inserire un codice segreto in grado di aprire le porte dei videogiochi e di interagire con i loro livelli di codice per ottenere bonus e facilitazioni.
