Centinaia di milioni di password lasciate in chiaro.
Un vero e proprio scandalo che spiegherebbe la nascita degli enormi archivi di password degli hacker, oltre che l’ondata di cybercrimine degli ultimi mesi.
Ebbene sì, Facebook ha tenuto per anni e anni centinaia di milioni di password completamente in chiaro, un formato accessibile dagli oltre ventimila dipendenti dell’azienda.
Della questione ne parla l’esperto di informatica Brian Kebs. La falla è stata causata da inadempienze degli stessi dipendenti di Facebook, ma nessuno se ne è curato più di tanto, lasciando di fatto la privacy delle persone nelle mani di chiunque.
Uno scandalo senza fine che dimostra la scarsa serietà dei colossi del web e il pericolo a cui espongono gli ignari utenti.
E’ Facebook stessa a parlare con un comunicato stampa dove si parla di:”centinaia di milioni di utenti di Facebook Lite, decine di milioni di altri utenti Facebook e decine di migliaia di utenti Instagram”.
Nel momento in cui la compagnia cerca di lanciare il suo ecommerce, l’idea di consegnare dati bancari e account economici a un simile servizio diventa una vera e propria follia.
Ancora una volt Facebook, dopo aver venduto i nostri dati a compagnie esterne, dopo le infinite violazioni della privacy, torna a farsi notare per carenza di sicurezza.
Le gambe del web moderno sono molto fragili, ed eventi come questo non fanno che ricordarcelo.
Invitiamo tutti a modificare le loso password di Facebook e Instagram e di attivare l’autenticazione a due fattori al più presto.
I loro dati e le loro conversazioni private potrebbero infatti essere già in mano di qualche malintenzionato o diffuse nei meandri del web.
L’ecommerce di Instagram inizia con uno scandalo che coinvolge centinaia di migliaia di persone, uno dei più grandi sfondoni che la compagnia di Zuckerberg poteva effettuare è diventato pura realtà.