Uno degli elementi che più frammenta il mondo dei videogiochi è quello dei dispositivi.
Molti titoli infatti restano per sempre intrappolati all’interno della macchina che li fa girare e, addirittura nel mondo PC, l’avanzare delle tecnologie ha reso alcuni giochi quasi impossibili da riprodurre, salvo ammattimenti vari con spec e virtual machines.
Ed ecco che Sony, in ottica open e più libera, potrebbe offrire qualcosa di straordinario nella sua prossima console, l’attesissima Playstation 5.
Un brevetto depositato nel 2016 dalla casa giapponese, farebbe infatti pensare a una lente in grado di leggere giochi di tutte le epoche, naturalmente per quanto riguarda le console della compagnia. Playstation, Playstation 2, Playstation 3 e Playstation 4, sarebbero quindi compatibili con la famigerata Playstation 5. Rendendo di fatto l’intero parco titoli di vent’anni di gaming giocabile sulla nuova macchina Sony.
La notizia non è confermata e c’è già chi fa fare marcia indietro al rumor, parlando di un altro tipo di applicazione per il sistema brevettato. Fatto sta che, se dovesse essere vero, Sony starebbe finalmente realizzando il sogno di milioni di giocatori; quello di unificare su un solo dispositivo un simile quantitativo di produzioni, permettendo inoltre di rendere eterni i giochi e di equipararli finalmente ad altri media che non necessitano di una macchina speciale per essere riprodotti.
Tra le varie sfide che attendono la next gen di Sony e Microsoft non manca l’ombra di Google che, con il suo project streaming minaccia di mandare in pensione in modo definitivo gli hardware da gioco. Situazione che potrebbe spingere però le console a differenziarsi davvero in modo netto. La trovata della retrocompatibilità totale potrebbe essere così davvero una mossa geniale in grado di elevare il valore della macchina Sony e di renderla appetibile anche a chi si sarebbe buttato sul mondo open dello streaming videoludico.
Non ci resta che attendere conferme o smentite da parte della casa giapponese.