Google Stadia è stato un flop globale, capace di dimostrare come, anche aziende enormi, possano fare passi falsi, soprattutto quando puntano a un mercato in cui non sono specializzate.
Sono necessari anni di esperienza per arrivare dove sono arrivate aziende come Sony e Nintendo, e non basta assumere pezzi di altre aziende per creare un’azienda valida, con una sinergia che possa portare a creare titoli innovativi e interessanti.
Ecco che Google, si è ritrovata con un servizio che nessuno vuole, nemmeno gratis.
Proprio così, sono infatti ridicoli anche i numeri che Stadia ha ottenuto mettendo il servizio in forma gratuita.
Mai si era visto così scarso interesse per giochi completamente gratuiti, come quelli offerti dalla compagnia nel tentativo di rilanciare Google Stadia in questo periodo di quarantena.
Ecco che, nonostante l’abbonamento gratuito, comprensivo di giochi in omaggio per due mesi, Stadia ha ottenuto un milione di download.
A quanto pare, molte persone non hanno sentito nemmeno la necessità di provare, così, per curiosità, il servizio di Google, destinato a questo punto a un flop clamoroso.
Resta da capire in che modo la compagnia ripagherà gli utenti che ci hanno creduto, e che di sicuro non vogliono trovarsi senza titoli e con un servizio abbandonato nel giro di pochi mesi.
A cinque mesi dal lancio, Stadia sembra davvero un fallimento senza precedenti, pari forse alla GoogleLens, divenuto un oggetto per collezionisti di stranezze.
A quanto pare, Google non ne indovina una da un po’.
E chi sa se, nei prossimi anni non emergeranno finalmente realtà, capaci di mettere in crisi questo colosso dai fondi praticamente infiniti, e di dare alternative valide al suo sistema di browser, mail e quant’altro che monopolizza da anni la rete.
Almeno i videogiochi, per il momento, sono lontani dalle mani di Google.
Le aziende che hanno lavorato fino ad oggi, ascoltando la loro utenza, sembrano avere avuto la meglio, almeno per questa generazione.
