Whatsapp sarebbe interessata alla creazione di una sua criptomoneta utilizzabile direttamente in chat.
Il progetto sarebbe già in corso in una fase di testing dedicata a pochissimi utenti.
L’inedita idea di Zuckerberg si chiama Stablecoin e sarebbe un prodotto di criptovaluta che vorrebbe creare una alternativa a bitcoin, proponendo inoltre un sistema meno volatile e reso sicuro dalla potenza di Facebook.
La nuova moneta dovrebbe essere ancorata al dollaro USA per evitare il problema della volatilità, vera croce del mondo delle monete virtuali che hanno dimostrato le loro forti debolezze su questo aspetto, oltre al pericolo dell’hacking.
La nuova opzione, assieme alla moneta non verrà rilasciata nei prossimi mesi, si prevede invece una lenta fase di testing e una apertura graduale che avrà inizio dal mercato orientale.
E’ infatti l’Inda l’area dove l’idea è sembrata più interessante e ha riscosso maggiore successo.
Da quanto si apprende dal portale Stable.Report sono stati messi in atto oltre 120 progetti per rendere i token stabili. L’obiettivo è quello di creare una moneta digitale stabile e alla portata di tutti, che permetta a chiunque utilizzi Whatsapp di sfruttare la moneta virtuale fidandosi del suo valore e del suo utilizzo. Ostacolo insormontabile per le persone meno avvezze alla rete e che potrebbe cambiare idea sotto l’amichevole immagine di Facebook e dei social.
“Come molte altre società, Facebook sta esplorando i modi per sfruttare il potere della tecnologia blockchain. Questo nuovo piccolo team sta esplorando molte applicazioni diverse ma purtroppo non abbiamo altro da condividere”.
Sarebbe quindi l’india il terreno di prova per questa iniziativa che potrebbe radicalmente modificare il mondo dell criptovalute, rendendole più accessibili e vicine al pubblico.
Rimane il dubbio dell’affidabilità della nuova moneta, soprattutto in termini di privacy, campo dove la compagnia di Zuckerberg non brilla particolarmente, così come nella sicurezza che potrebbe vedere il nostro denaro esposto a furti e intrusioni.