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E’ stata completata l’installazione di CubeSat WildTrackCube-SIMBA (System for Improved Monitoring of the Behavior of Animals), particolare satellite con l’obiettivo di monitare il movimenti degli animali in via di estinzione.

Il progetto è supportato dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e dall’Agenzia Spaziale del Kenya ed è legato ad Ikuns (Italian-Kenyan University Nano-Satellites).

Questo nuovo satellite, si prepara al lancio proprio in questo periodo.

Il CubeSat 1U permetterà di tracciare la fauna selvatica nei parchi nazionali del Kenya, sarà possibile studiare i loro comportamenti, senza disturbarli e avvicinarsi troppo e monitorare la fauna di questi ambienti così preziosi.

Il satellite riceverà la posizione e i dati sanitari degli animali, monitorati attraverso un collare.

Si tratta di un progetto molto ambizioso, che mostra come la tecnologia abbia ormai raggiunto livelli inimmaginabili.

Qualche dubbio rimane sul posizionamento dei collari su animali selvatici; questi elementi potrebbero infatti disturbare le povere creature che forse starebbero meglio senza monitoraggi satellitari.

D’altro canto, oltre all’interesse scientifico, i nuovi satelliti potrebbero prevenire pericolosi sconfinamenti e bracconaggio, salvaguardando gli animali e i loro branchi.

WildTrackCube-SIMBA è il terzo progetto satellitare della sapienza.

A questo punto non resta che attendere il lancio che, se andrò a buon fine, permetterà di raccogliere subito i dati sugli animali monitorati.

I satelliti si uniscono così alle tecnologie di terra permettendo all’umanità di monitorare ogni elemento della superficie terrestre.

Una prospettiva affascinante ma per certi versi inquietanti.

Sarebbe interessante sapere come sono stati installati i collari sugli animali presenti nei parchi nazionali.

Gli animali a cui sono stati forniti i collari sono di diverse specie e aiuteranno a scoprire molto sul loro comportamento, speriamo solo che questi elementi estranei non possano danneggiarli nella loro quotidianità e che siano stati messi senza recare troppo disturbo ad animali che sono stati probabilmente inutilmente sedati e spaventati per questo esperimento.


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