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Sono numeri preoccupanti quelli annunciati da una ricerca di questi giorni.

A quanto pare infatti, già elevato tempo che spendiamo in rete, è cresciuto a dismisura nel corso del 2020, segnando una società sempre più inattiva, e costantemente connessa, cosa relativi disordini che ne derivano, tra i quali stress, disturbi del sonno, problemi posturali, senza contare tutti i problemi della vita sedentaria.

La pandemia ha fatto crescere i siti di salute (+31%), e-Government (+60%) ed education (+69%).

Si parla di un 26% di tempo in più online, ben 2 ore e 46 minuti medie al giorno che vanno a prendere ancora più tempo alla quotidianità.

Ancora più preoccupante è l’età degli utenti, tra i 18 e24 anni che hanno visto un aumento esponienziale delle ore online.

Certo, la rete non è solo negativa, ma passare buona parte della nostre vite davanti a uno schermo, non è l’ideale per il futuro del paese e in generale per la salute fisica e mentale.

A dominare è il traffico in app, che copre il 73% del tempo totale speso.

Google e Facebook detengono buona parte di queste ore, con il 50% del tempo speso in rete proprio all’interno delle app delle due compagnia.

L’Italia non è ancora del tutto digitalizzata, ma il periodo attuale sembra avvicinarla sempre di più a paesi come gli USA, dove la rete è utilizzata 24 ore su 24 ed è già parte della vita di tutti i giorni con domotica e altri sistemi.

Crescono le app legate al lavoro, proprio a causa della pandemia (Teams e Zoom) oltre alla didattica a distanza (Google Classroom).

Non mancano le app legate ai servizi e agli acquisti online, altra grande tendenza di questo periodo che ha visto una crescita impressionante in un solo anno.

Internet è quindi ormai un elemento che domina le nostre vite.
   


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