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Secondo una recente ricerca, Facebook, sarebbe la piattaforma più pericolosa del web.

Sono questi i risultati di uno studio che ha messo in atto una serie di sondaggi.

L’autore è l’Edith Cowan University in Australia, che ha spiegato come, secondo gli utenti, nonostante sia ancora il social più famoso e utilizzato nel mondo Facebook sia percepito come pericoloso

Il 68% degli intervistati ha detto di essere sicuro che, i propri dati personali, non vengano tutelati dalla piattaforma.

La percezione degli utenti nei confronti del social, è quindi di rassegnazione alla perdita della privacy.

Anche Instagram (di proprietà Facebook) e Twitter, vengono considerati social pericolosi, non sicuri e problematici.

In questo caso dal 65% e dal 57% degli intervistati.

I social vengono considerati in generale piattaforme pericolose sotto diversi punti di vista, primo tra tutti la sicurezza informatica e la propria privacy.

Una considerazione differente rispetto ad altri servizi, visti come più sicuri.

I principali detrattori di Facebook, sembrano i più giovani.

Un dato interessante dal momento che gli stessi, utilizzano poi Instagram e Whatsapp, parte dello stesso gruppo e con le stesse misure di sicurezza di Facebook.

Lo studio si basa su un campione piuttosto ridotto, pari a 1130 persone provenienti dall’Europa, dagli Stati Uniti e dall’Australia.

La più grande preoccupazione, sembra legata alla geolocalizzazione; sistema estremamente invasivo che caratterizza ormai moltissime app, anche la “sicura” Telegram.

Questa percezione dei rischi del web, nell’era dell’iperconnessione, potrebbe essere il segno di un cambiamento.

Resta da vedere se, il sistema che fino ad oggi è andato avanti, vedrà magari un cambiamento radicale nei prossimi anni, quando le minacce informatiche legate ai social e alla connettività, potrebbero farsi più serie.

La sicurezza informatica infatti, è ai minimi storici, mentre gli attacchi si fanno sempre più frequenti, pronti a sfruttare al massimo auto connesse, sistemi di domotica e altre realtà smart che stanno entrando nelle nostre vite.


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