Signal, chat alternativa a Whatsapp promossa dallo stesso Edward Snowden, è famosa per il livello di privacy che riesce a mantenere, distaccandosi con forza dalle altre piattaforme affamate di dati e informazioni private.
Per sostenere questo sforzo con un progetto open source come Signal, la piattaforma ha aggiunto la possibilità agli utenti di fare delle donazioni.
Del resto, ciò che è gratis non è libero, e se gli utenti vogliono continuare ad avere la loro privacy, devono pagarla, altrimenti possono vendere indirettamente le loro informazioni ai colossi tech.
La compagnia vorrebbe evitare pubblicità e soprattutto logiche di tracciamento e raccolta dati, cosa che accade con le rivali. Signal deve però finanziarsi in qualche modo, e le donazioni potrebbero essere una strategia interessante, cuore di quel progetto aperto che è la piattaforma di messaggistica tra le più sicure ed etiche in circolazione.
“Stiamo costruendo un diverso tipo di tecnologia, in cui i tuoi dati rimangono nelle tue mani, ma questo prevede anche un diverso tipo di organizzazione tecnologica” spiega Signal sul blog ufficiale.
Gli utenti potranno donare una quota fissa tramite Google Pay ed Apple Pay.
Ricordiamo che Signal è cresciuta in modo imponente nell’ultimo anno, diventando una delle principali piattaforme di messaggistica. A differenza di Whatsapp e Telegram, Signal non ha ambizioni social ma punta a rendere funzionali e piacevoli le conversazioni tra utenti.
La sicurezza e la privacy sono i capisaldi della compagnia, che fornisce un sistema di cifratura molto più sicuro delle altre piattaforme, soprattutto evitando di raccogliere dati.
La richiesta di fondi è molto semplice. Se volete continuare ad utilizzare una piattaforma eccellente, senza trovarvi con pubblicità e altre amenità del web moderno, allora una piccola donazione può permette che questo continui ad accadere.
Un modello a pagamento potrebbe essere tra i piani della compagnia, anche se porterebbe ad un calo importante degli utenti..
