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Virus audio
epa07294580 (FILE) - ILLUSTRATION - A person sits in front of a computer screen in Moers, Germany, 04 January 2019 (reissued 19 Jauary 2019). Media reports on 17 January 2019 state that a record with numerous stolen user data has been published on the Internet. The collection named Collection #1 contained almost 773 million different email addresses, more than 21 million different passwords and more than a billion combinations of credentials, according to a Australian IT security expert. Internet users shall be affected worldwide. EPA/SASCHA STEINBACH

Un nuovo virus è stato individuato, questa volta però non si tratta di un a app, ma di un file audio.

L’obiettivo dei cybercriminali è entrare all’interno del computer della vittima per generare criptomonete con il così detto cryptomining.

a scoprire la nuova minaccia è BlackBerry Cylance, agenzia di sicurezza canadese.

“Il metodo impiegato – spiegano i ricercatori – è quello della steganografia, una tecnica di ‘offuscamento’ usata dagli hacker per nascondere qualcosa all’interno di un messaggio. I file compromessi vengono distribuiti via email e una volta aperti sul computer della vittima avviano il ‘mining’, cioè la riproduzione della criptovaluta Monero, sfruttando la potenza di calcolo dello stesso dispositivo. In tutta questa operazione, il file in questione continua a comportarsi come se nulla fosse, rimanendo un normale documento audio che può essere anche riprodotto mantenendo intatta la sua qualità.”

Si tratta quindi di un particolare messaggio nascosto dentro a un altro messaggio.

Un elemento criptato che entra senza essere riconosciuto all’interno dello smartphone, trasformandolo successivamente in una macchina che mina criptomonete, il metodo utilizzato dagli hacker per guadagnare senza spese.

Il cryptomining sfrutta infatti il vostro hardware e la vostra batteria.

“L’adozione di questa strategia introduce un ulteriore livello di offuscamento perché il codice sottostante viene rivelato solo in memoria, rendendo il rilevamento più impegnativo”.

Si tratta del primo cryptominer che utilizza un livello di offuscamento di questo genere.

Una nuova minaccia che mostra, ancora una volta, la fragilità dei nostri sistemi.

Un cryptominer infatti, è un problema relativo, ben più grave sarebbe infatti un software spia o uno strumento in grado di accedere ai nostri dati bancari.

Questo livello di protezione dei virus, potrebbe portare nei prossimi mesi a problemi davvero seri.

Non è infatti possibile riconoscere i virus nascosti a questo livello all’interno di file multimediali di diversi genere, spesso nascosti sotto un altro livello di offuscamento.
   


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