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Google VR

Daydream, il visore VR di Google lanciato nel 2016, è stato definitivamente abbandonato.

Il device, che non ha mai ottenuto un successo di qualche genere, è stato rimosso dagli store di Google, proprio a dimostrazione dell’abbandono del progetto.

La VR, ancora una volta sembra una tecnologia che il pubblico non digerisce e non vuole utilizzare per svariati motivi.

Mentre Facebook tenta, per l’ennesima volta la creazione di una sorta di social hub VR, Google tira i remi in barca e mette la parola fine a un’avventura fallimentare fin dagli inizi.

La realtà virtuale non sarebbe nei piani di Google, almeno per un po’.

L’azienda sembra avere imparato la lezione, a differenza di Facebook.

Ricordiamo come Google sia passata anche dalla batosta della AR con i Google Lens, device praticamente sparito dal mercato.

Molti device hanno abbandonato il supporto al visore, lasciando chi lo ha comprato con un oggetto costosissimo e inutile.

La VR non interessa più a Google e, soprattutto non interessa agli utenti.

E’ molto probabile che, fino a quando il visore non sarà superato e la VR sarà davvero qualcosa di mai visto prima, la tecnologia sia destinata a restare lì dov’è, un elemento interessante, un’esperienza da provare ma niente di più.

Le persone pronte a indossare un visore non sono molte, l’esperienza di isolamento che la VR crea, oltre a diversi problemi riscontrati dagli utenti come nausea e mal di testa, sembrano abbastanza per posticipare la tecnologia al futuro e a nuovi device più leggeri e meno invasivi.

La VR, sogno fantascientifico per generazioni, si trova quindi in una fase di stallo, e siamo seriamente dubbioso sulla riuscita del progetto di Facebook, una sorta di second life VR con la quale vorrebbero conquistare milioni di utenti.

Staremo a vedere se Facebook riuscirà dove Google ha fallito.

La sensazione però, è che Google ci abbia visto davvero lungo…


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