A quanto pare, gli utenti non vogliono essere tracciati a fine promozionale.
Il dato arriva direttamente da Apple che riporta come solo 1 persona su 10 accetti di farsi tracciare a fini pubblicitari.
Una scelta comprensibile, dal momento che i dati degli utenti sono stati fino ad oggi gestiti come meglio tornava ai colossi tech.
Un dato che potrebbe rivoluzionare il merkato web, sia dal lato marketing che nella gestione vera e propria delle informazioni.
L’ultimo aggiornamento di iOS, permette infatti di impedire alle app di raccogliere informazioni da utilizzare per pubblicità e creazione di profili in target precisi. Una politica da sempre molto invasiva per gli utenti che, attraverso i device Apple potrebbe crollare.
Flurry Analytics, ha raccolto i dati dopo l’aggiornamento, mostrando come buona parte degli utenti, 1 su 10, rifiuti la tracciabilità, scegliendo la privacy.
L’aggiornamento aveva già fatto infuriare Facebook, compagnia che di dati vive, con relative pubblicità targettizzate.
L’aggiornamento di iOS è una chiave di volta nella privacy online, affiancato dai sempre più diffusi browser alternativi, da Brave ad Osiris, che puntano a rendere sempre più anonima la navigazione degli utenti, utilizzando sistemi pubblicitari alternativi, come il caso di Brave, che divide i proventi degli ads con gli utenti, dando BAT, una criptovaluta legata al browser.
Anche Osiris dovrebbe fare la stessa cosa, dando nel suo caso ACE, il token connesso all’ecosistema di questo nuovo browser che sta guadagnando consensi grazie alle sue prestazioni.
Il futuro del web, potrebbe quindi avere più a cuore la privacy degli utenti, dopo anni di far west e relativi guadagni miliardari per i colossi tech, che hanno potuto sfruttare una falla legislativa, e la stessa apertura dei device e delle app interne, che autorizzavano l’utilizzo di dati anche in modo modo invasivo e poco corretto.
Apple, ha fatto la prima mossa, probabilmente seguiranno anche altre aziende.