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open data

Il Ministero dell’Economia ha finalmente pubblicato gli Open Data in formato CSV e XLSX riguardanti circa 50.000 progetti, aggiornati al 1° marzo, nella sezione catalogo Open data del sito Italia Domani.

La pubblicazione arriva dopo due anni dall’avvio del Pnrr e in risposta a numerosi appelli per la trasparenza da parte di Openpolis, dell’Osservatorio civico Pnrr.

Secondo quanto riportato da DatiBeneComune, sebbene i dati pubblicati siano ancora in parte insufficienti rispetto ai 134mila progetti presenti nel sistema Regis (come evidenziato nell’ultima relazione della Corte dei Conti sul PNRR), rappresentano comunque una significativa novità rispetto al passato e un notevole passo avanti in termini di trasparenza e responsabilità.

I dati pubblicati offrono anche una preziosa opportunità per chiunque si impegni nel monitoraggio civico del Piano. I dati sui progetti “validati” e sull’intero insieme di progetti tracciati nel sistema possono essere scaricati liberamente, indipendentemente dalla sottomissione e dall’esito del processo di validazione. Tali dati includono informazioni sui soggetti coinvolti e le loro principali caratteristiche (denominazione, ruolo nel progetto, codice fiscale, forma giuridica, ecc.), nonché le localizzazioni dei progetti (regione, provincia, comune), con dettaglio fino al CAP, e le gare di appalto associate ai progetti, con gli importi e i soggetti aggiudicatari.

Cosa sono gli open data del Pnrr

Gli open data del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) sono informazioni riguardanti i progetti finanziati dal Piano stesso che vengono resi disponibili al pubblico in formato aperto, consultabile e riusabile da chiunque ne abbia bisogno. Questi dati possono includere informazioni sui soggetti coinvolti nei progetti, sulle caratteristiche dei progetti stessi, sulla localizzazione geografica dei progetti e sui finanziamenti ad essi associati. La pubblicazione degli open data del PNRR è un importante strumento per garantire la trasparenza e l’accountability del Piano e per promuovere il monitoraggio civico dei progetti da parte della società civile.

I dati sono stati richiesti per due anno, ma solo oggi sono state pubblicate alcune parti di una mole molto più grande di informazioni, ancora rimaste nascoste.


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