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Uber si trova ad affrontare perdite miliardarie dovute alla pandemia di Coronavirus.

La discussa compagnia che ha portato anche in Italia diversi modi di vivere il mondo dei trasporti, si ritrova oggi in una crisi che potrebbe non avere uscita, almeno in tempi brevi.

Secondo le stime, nel primo trimestre Uber ha perso 2,94 miliardi di dollari, scatenando un crollo in borsa per le azioni della compagnia.

Secondo le parole della stessa compagnia:”abbiamo preso azioni rapide per preservare la forza del nostro bilancio, concentrare ulteriori risorse su Uber Eats e prepararci per ogni possibile scenario”.

a parlare è Dara Khosrowshahi, amministratore delegato di Uber che si ritrova alle prese con una società ad alto rischio.

Il coronavirus va infatti a riscrivere in modo totale gli spostamenti e, realtà come Uber potrebbero scomparire per sempre proprio per le necessità di sanificazione dei veicoli.

A funzionare è invece Uber Eats, ideale per il momento.

La app è dedicata infatti alla consegna di cibo da asporto, elemento che potrebbe salvare gli altri servizi di Uber, destinati a una enorme crisi, anche nei prossimi mesi.

Purtroppo, la crisi attuale porterà a un taglio della sua forza lavoro del 14%.Saranno 3.700 i dipendenti che perderanno il lavoro, e nuovi tagli potrebbero essere annunciati nei prossimi mesi.

La crisi del coronavirus, colpisce quindi anche le grandi aziende che, fino ad oggi, erano cresciute guadagnando sul mondo smart e sulle nuove tecnologie.

La contrazione attuale potrebbe cambiare le cose, non necessariamente in peggio.

A sua volta infatti, Uber era considerata un’azienda che portava in perdita diverse categorie.

In ogni caso il problema del virus e dei trasporti dovrà essere affrontato anche da chi tenterà di colmare l’assenza di Uber dal mercato e la possibile fine di spostamenti smart e car sharing.

Stesso destino potrebbe capitare ad AirBnB e altre realtà del web.
   


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