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epa08726129 EU Commission Executive Vice-President Margrethe Vestager holds a news conference on Broadcom in Brussels, Belgium, 07 October 2020. EPA/YVES HERMAN / POOL

Un investimento pari a 20 miliardi di euro l’anno per il prossimo decennio potrebbe fare da supporto ai centri di ricerca sull’intelligenza artificiale che potrebbe diventare uno dei principali elementi del mondo di domani.

le AI sono ormai parte integrante della nostra vita e sembra che lo diventeranno sempre di più.

Proprio per questo, l’Europa progetta maxi-investimenti per una intelligenza artificiale antropocentrica e che permetta un progresso reale.

“Bisognerà investire nelle competenze, nelle infrastrutture e nei super computer” spiega la V icepresidente della Commissione Margrethe Vestager, intervenendo presso la commissione speciale per l’Intelligenza Artificiale (AI) del Parlamento Ue.

Fondamentale sarà anche la regolamentazione che dovrà porre dei limiti alle AI, argomento molto discusso soprattutto per quanto riguarda la privacy e il riconoscimento facciale e dei dati bimetrici.

Quella dell’intelligenza artificiale è una sfida importante che le società dovranno affrontare sia a livello etico che puramente tecnologico.

I costi saranno molto elevati e si parla anche di un forte rischio di enormi emissioni.

I supercomputer consumano infatti elettricità e di conseguenza, nella maggior parte dei casi, petrolio.

“Nessuna azienda adotterà nuove tecnologie se non sarà sicura di poterle controllare” commenta la commissaria.

Le incognite sono tante, dai timori di una perdita del controllo delle intelligenze artificiali, paventata dalla fantascienza ma anche dai principali esperti del settore tech, all’abuso di queste tecnologie.

Si tratta di una sfida per l’Europa e per l’umanità intera che potrebbe creare grosse difficoltà.

Competere con nazioni prive di controllo e di legislazione sulle AI, potrebbe essere difficoltoso; allo stesso tempo il rischio di una AI fuori controllo potrebbe essere ancora più grave di un dislivello tecnologico.

La gestione delle intelligenze artificiali, sarà sempre più complessa, man mano che evolveranno le reti neurali, diventando sempre più complesse e difficili da comprendere per gli stessi ricercatori.

Un salto affascinante ma che potrebbe avere anche dei lati oscuri.
   


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