“Se non fermiamo l’attuale processo di manipolazione e tracciamento di massa, il costo sociale sarà enorme e forse irreversibile”. Parla così Edward Snowden, che vede nel tracciamento dati un pericolo per la democrazia e per il futuro dell’umanità.
Secondo Snowden infatti ci troveremo presto all’interno di un sistema totalmente controllato dove le elezioni vengono influenzate e la libertà di parola è messa in discussione.
“Il desiderio umano di interagire e cooperare è stato trasformato in un sistema totalitario di controllo sociale” spiega.
“Internet è in grado di connettere tutto il mondo senza confini, però è stato corrotto, come l’applicazione della fisica nucleare è stata rubata alla medicina e impiegata per costruire la bomba atomica”.
La prima traccia del controllo di massa si manifesta secondo Snowden attraverso “l’accesso e la vendita di dati personal da parte di soggetti privati” che “insieme ai governi di certi Paesi” possono in questo modo “influenzare perfino le elezioni delle nostre democrazie”.
L’ex agente della National Security Agency (NSA) americana, l’unica soluzione oggi consiste nel “cambiare il mondo, rendendolo pericoloso per quelli che limitano la nostra libertà”.
Quello dipinto da Snowden è un vero e proprio pericolo distopico.
Le sue parole sono durissime ma mettono in allerta il mondo dai seri rischi del controllo totale delle informazioni.
Già al giorno d’oggi gli stati cercano di arginare fake news e strumenti di influenza utilizzati per modificare risultati elettorali e tendenze.
Le parole del celebre attivista, protagonista di alcuni dei leak più famosi della storia sono davvero inquietanti e fanno pensare a un processo già in atto che coinvolge ognuno di noi.
Tra gamification e controllo delle persone, i mondi descritti da Black Mirror sembrano lentamente diventare realtà.
Un sfida difficile che il mondo tech dovrà affrontare e che si baserà interamente sulle scelte degli utenti e sulle decisioni dei colossi del web.