Sono state tre orchestre, quella del conservatorio triestino “Giuseppe Tartini”, dell’Accademia Musicale di Lubiana e dell’Accademia di Musica di Zagabria ad aver suonato nel corso di una videochiamata criptata che sfrutta delle tecnologie quantistiche.
Una novità tecnologica importante che mostra il futuro dell’informatica quantistica, capace di rivoluzionare il mondo della rete.
La particolare videochiamata, è stata realizzata nel corso della tappa scientifica del G20, dove si è voluta mostrare la nuova tecnologia in azione.
Ad essere coinvolti sono stati tre stati (Italia, Slovenia e Croazia), collegati attraverso dei nodi della fibra ottica. Una comunicazione quindi “fisica” che ha permesso di realizzare il particolare concerto in videochiamata.
A rendere unica la trasmissione è la crittografia quantistica. Questa particolare tecnologia è capace di intercettare immediatamente un tentativo di hack lasciando delle tracce chiare.
Si tratta di quella che potrebbe diventare la crittografia più potente e avanzata del futuro.
La dimostrazione è infatti relativa a quella che diventerà la piattaforma di comunicazione quantistica (EuroQCI), che vede protagonisti 27 Stati membri e dalla Commissione Europea, assieme all’Agenzia Spaziale Europea (Esa).
Un progetto che potrebbe dar vita a comunicazioni sempre più sicure, considerando anche come, alcune tecnologie, potrebbero restare poco diffuse e con costi elevati per diventare accessibili ad hacker privati.
Resta l’elemento delle nazioni e dei gruppi organizzati, che potrebbero comunque trovare un modo per aggirare questa nuova tecnologia che mette al centro la quantistica.
La corsa al computer quantico e alle sue applicazioni è uno degli elementi più discussi della scienza informatica attuale.
Questa dimostrazione, ha mostrato per la prima volta una tecnologia di questo tipo in un uso comune.
La sicurezza informatica è, e sarà sempre di più, uno dei temi caldi del futuro. Le minacce informatiche infatti sembrano sempre più capaci di impattare sulla vita di tutti i giorni. Proprio l’Italia, in questo senso appare estremamente sguarnita.