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Firefighters drive past a cloud data center of French Internet Service Provider OVH after the building was damaged in a fire in Strasbourg, eastern France, on March 10, 2021. - The fire, which occurred overnight on March 9, 2021, destroyed most of the servers located in the building. (Photo by PATRICK HERTZOG / AFP)

La società Ovh, azienda di Strasburgo specializzata in servizi informativi è stata protagonista di un grande incendio che ha distrutto numerosi server utilizzati per servizi cloud.

“Tutti sono sani e salvi”, ha twittato Octave Klaba, il fondatore di OVHcloud.

L’incendio ha creato disservizi per diversi siti web che sono andati offline o sono stati impossibilitati a funzionare correttamente.

Il CEO della compagnia, ha raccomandato i propri clienti di “attivare il Disaster Recovery Plan” per la salvaguardia dei propri dati.

I problemi hanno coinvolto siti importanti, come quello governativo francese data.gouv.fr, risultato irraggiungibile per tutta la mattinata.

La situazione ha coinvolto molte della aziende che si affidano alla compagnia, e ha dimostrato come, un evento fisico, può far saltare il sistema di connessione di archivio dati al quale ci affidiamo, spesso senza pensare ai rischi che comporta.

OVHcloud è una delle aziende più importanti del mondo “tech” francese e si sta preparando per entrare in borsa.

Si parla di un nuovo colosso che sfiga Google e altre aziende tech proprio nel settore cloud, monopolio dei grandi nomi.

L’incendio non aiuterà di certo la compagnia nel suo ingresso in borsa.

L’azienda sembra comunque essere riuscita a riattivare i servizi in tempi rapidi senza perdite importanti registrate almeno per il momento.

Un evento come questo, fa però molto riflettere su quanto la rete sia in verità fragile.

La distruzione di server principali o un disservizio legato alla rete centrale, potrebbe far finire in un attimo una realtà che consideriamo quasi tangibile e sulla quale si appoggiano ormai elementi vitali, dalla gestione del denaro, a intere infrastrutture nazionali.

Resta da capire se esistano o meno protocolli di emergenza in caso di un crollo della rete prolungato e soprattutto backup accessibili anche senza una connessione.

Di sicuro una notizia che ha creato diverse preoccupazioni nel settore dell’informatica.


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