Microsoft tenta di migliorare l’autonomia del sistema operativo anche nei confronti di Chrome, pesantissimo browser che crea numerosi problemi agli utenti, specialmente a chi utilizza un PC non di ultima generazione.
La mossa di Microsoft, se pur sperimentale è molto gradita e potrebbe migliorare l’esperienza utente per moltissime persone che si ostinano ad utilizzare Chrome, magari per motivi di comodità, anziché passare ad altri browser più performanti.
La novità è molto semplice e consiste nell’impedire al browser di memorizzare la cache nella riproduzione di alcuni contenuti.
Di fatto, impedisce quindi a Chrome di andare ad appesantire la cache di sistema memorizzando materiale extra nel coros della riproduzione.
Grazie a questa novità è possibile ottenere risultati migliori dal proprio PC ed evitare i tipici rallentamenti che si vivono nel corso dell’utilizzo di Chrome come browser.
La nuova funzionalità prende il nome di “Turn off caching of streaming media to disk“.
Al momento è in fase sperimentale, MS non promette quindi miracoli.
Rendere autonomo Windows rispetto ai software che utilizza diventa però una interessante novità per gli utenti e potrebbe portare in futuro a risultati davvero eccellenti.
La stessa cosa infatti potrebbe essere sfruttata anche per evitare fastidiosi tracking, per proteggere i dati utente o per impedire a software invasivi di rallentare il PC per funzionalità che non interessano o danneggiano l’utente stesso.
Il mondo tech classico, fatto da Apple e Microsoft sembra sempre più insofferente nei confronti dei colossi del web.
Proprio per questo la compagnia si sta attivando per garantire i suoi standard e la sua autonomia ai propri utenti.
Proprio come accade con Apple che, in alcuni casi, filtra tracker e altri elementi attraverso l’Apple ID.
Staremo a vedere se la novità di Microsoft avrà successo e, soprattutto, quali saranno gli effetti sulle performance dei PC che montano l’OS MS.