Il razzo Falcon 9 di SpaceX, è stato lanciato con altri 60 satelliti della rete Starlink, per le connessioni internet globali dallo spazio.
Si tratta dell’ennesima operazione da parte dell’azienda di Musk con l’obiettivo di mandare in orbita satelliti in grado anche di fornire connessione alla terra.
Il razzo è partito dalla base di Cape Canaveral, in Florida.
Quello di ieri è il terzo lancio Starlink per SpaceX, dopo quelli di maggio 2019 e novembre 2019.
Al momento sono 180 i satelliti in orbita, studiati per fornire connessione a banda larga per via satellitare.
Il progetto, inizialmente ipotizzato da Facebook, si sta realizzando grazie a Space X, che si è posta l’obiettivo di connettere tutto il mondo, anche nelle zone più recondite, proprio grazie ai particolari satelliti.
Il fondatore di SpaceX, Elon Musk, ha spiegato come la compagnia avrà bisogno di almeno 400 satelliti per le sole zone di Canada e USA.
Si tratta dell’ennesimo successo dell’agenzia di Elon Musk, divenuta partner per eccellenza del programma spaziale americano, e protagonista di alcuni dei salti tecnologici più importanti del programma spaziale.
Elon Musk e la sua Space X, sono stati in grado di portare avanti progetti fantascientifici, spesso con una comunicazione leggera e divertente da parte del suo particolare CEO.
Space X, è oggi una costola della NASA stessa, in grado di fornire diversi tipi di shuttle e razzi e di ottenere risultati prima impensabili, tanto da arrivare a sostituire le storiche Suyuz.
Il programma di diffusione della rete a livello globale, con accesso a basso costo per tutto il mondo, prosegue con il lancio dei diversi satelliti.
Qualche dubbio arriva però da chi si chiede, nel corso degli anni, dove andranno a finire tutti quei satelliti con i quali stiamo invadendo l’atmosfera terrestre.
Musk dovrebbe avere una soluzione anche per questo, si spera.