Tempi duri per la libertà di comunicazione e per la privacy in Russia. Dopo l’attacco durissimo del governo alla app Telegram, accusata di non dare le chiavi per decifrare le conversazioni ai servizi segreti russi, ecco che arriva la notizia del supporto di Apple al governo. Attenendosi a quanto richiesto infatti, da quanto riporta direttamente il fondatore di Telegram, Pavel Durov, Apple ha acconsentito a tutte le richieste fatte dalla federazione, ostacolando la diffusione dell’app attraverso i suoi store.
La notizia arriva da Interfax che riporta come Apple stia di fatto impedendo a Telegram di aggiornare l’applicazione sul sistema operativo IOS a livello mondiale. Praticamente Apple ha in qualche modo applicato le richieste della Russia di rimozione dallo storie bloccando i nuovi aggiornamenti. Durov denuncia l’accaduto e lo ritiene un grave attacco alla libertà sul web.
Al momento attuale, Telegram sta affrontando le autorità russe dopo che si è rifiutata di consegnare le chiavi crittografate alle autorità di Mosca. La app è completamente bloccata all’interno della giurisdizione russa, così come accaduto anche in altri stati.
Durov ha spiegato di aver fatto la cosa più giusta per garantire la privacy in un paese complicato, dove, avere accesso a conversazioni che si credevano protette potrebbe far finire persone in galera anche semplicemente per le proprie idee avverse al governo.
Quello che emerge dalla vicende è purtroppo però come, anche le aziende apparentemente più illuminate, vogliano comunque rimanere in buoni rapporti con nazioni che possono garantirgli enormi vendite. Vendendo così la privacy dei propri utenti in cambio del diritto di vendita e ubbidendo ciecamente alle richieste dei governi, soprattutto per le app di terzi.
Una situazione curiosa se pensiamo alla questione dello sblocco degli iPhone che tanto aveva reso la vita difficile a Apple negli usa.
Il destino di Telegram sembra quindi segnato, forse a livello mondiale e non solo per quanto riguarda la Russia.