Apple lancia una serie di investimenti Green Bond pari a 4,7 miliardi di dollari con l’obiettivo di ridurre al massimo l’impatto della produzione.
Si tratta di progetti che al momento forniscono 1,2 gigawatt di energia pulita alle comunità locali.
La compagnia, nel corso del, 2020 ha finanziato 17 progetti Green Bond che puntano a ridurre al massimo le emissioni, sia nella produzione Apple, che in altri ambiti.
Progetti che segnano numeri importanti, come i 1,2 gigawatt di energia rinnovabile, che si sommano agli oltre 350 megawatt prodotti dagli impianti rinnovabili presenti in USA e in Europa.
Quello di Apple è uno degli investimenti più importanti in questo settore, anche se rimangono dei dubbi sull’impatto ambientale della produzione all’estero, elemento chiave di Apple.
La compagnia sembra spingere i progetti green, dimenticando in parte la produzione dei componenti e l’assemblamento dei device Apple che avviene all’estero, con una massiccia produzione di inquinamento, senza dimenticare il costo ambientale dell’estrazione delle materie prime rare necessarie alla creazione dei device elettronici moderni.
Un costo enorme che la compagnia sembra però compensare con progetti green di spessore.
Apple è carbon neutral a livello di uffici, una sfida non troppo difficile quando si tratta di uffici e non della produzione di device elettronici.
Resta da capire come la compagnia riuscirà a ridurre il costo per il nostro pianeta della produzione di massa di smartphone e altri device basati su elementi plastici e materie prime che necessitano estrazione e lavorazione.
Il problema che riguarda un po’ l’intero mondo tech, che sembra però aver spostato il problema altrove anziché risolverlo in modo pratico.
La produzione di energia green non basta a supportare il pianeta se l’inquinamento e i danni ambientali cambiano solo area geografica, approfittando magari di legislazioni meno stringenti.
La scarsità di materie prime e i costi ambientali, sono la vera sfida del mondo smart di oggi.
