I telefoni Huawei in uscita, compreso il Mate Pro 30, in arrivo a metà settembre, potrebbero non avere app Google, proprio come previsto dal ban USA.
La situazione non si è sbloccata, portando a uno stallo che potrebbe costare carissimo alla compagnia.
La notizia arriva da Reuters, che spiega come, se non ci saranno ripensamenti, Huawei potrebbe trovarsi costretta a vendere i suoi device solo in Cina, oltre che a implementare Harmony OS per i mercati internazionali.
Google conferma come Mate 30 non possa essere venduto con app Google.
Questo significa che gli utenti che acquisteranno il device dovranno ricorrere jailbreak e root per installare i servizi non supportati.
Una situazione davvero complessa che potrebbe fare crollare le vendite della compagnia cinese e ridimensionare la sua situazione, almeno fino all’ottimizzazione di HarmonyOS.
La società spiegava, solo pochi giorni fa:
“Huawei continuerà ad utilizzare il sistema operativo Android e l’ecosistema se il governo degli Stati Uniti ci consentirà di farlo.
Altrimenti, continueremo a sviluppare il nostro sistema operativo e il nostro ecosistema”.
Secondo l’analista Richard Windsor: “Senza i servizi Google, nessuno acquisterà il dispositivo”.
HarmonyOS, potrebbe diventare nel prossimo futuro uno strumento interessante e, addirittura, uno dei principali competitor di Android.
Al momento però, l’OS è un uno stato embrionale e necessita di un valido store e di una serie di criteri di sicurezza.
Huawei senza Android potrebbe quindi trovarsi ad affrontare problemi piuttosto seri.
Buona parte degli utenti acquista uno smartphone per le sue qualità, ma soprattutto per le app che può utilizzare.
Senza app Google, i device Huawei si troverebbero privi delle funzionalità più basilari e, di conseguenza, praticamente inutili.
Una situazione senza precedenti, soprattutto di fronte a un lancio imminente come quello di Mate Pro 30.
La compagnia, a questo punto, dovrà lavorare in modo serio ad HarmonyOS, il tempo di Huawei e Android sembra davvero finito.