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Secondo il 2017 Social Media Marketing Industry Report, anticipato qualche mese fa dal sito specializzato Buyprice, il 94% dei 5.700 rivenditori commercializzati utilizza Facebook per il marketing, in crescita del 93% rispetto a un anno fa. Inoltre, il 62% degli intervistati ha affermato che Facebook è la loro piattaforma di marketing più importante.

Sono passati otto anni da quando Facebook ha lanciato le proprie capacità avanzate per il targeting del pubblico e ha consegnato alla clientela la creazione di annunci e le redini di gestione. Questi due progressi hanno causato quasi tre triple redditi da annunci, passando da 272 milioni di dollari a 777 milioni di dollari solo nel primo anno. Facebook dovrebbe portare a 36,29 miliardi di dollari le entrate pubblicitarie quest’anno, in crescita del 35% rispetto al 2016.

EMarketer riferisce che nel 2015 ci sono stati 1,22 miliardi di account legittimi e non commerciali di Facebook e il numero è cresciuto del 12,8% a 1,34 miliardi nel 2016. Tuttavia, la crescita ha rallentato nel corso dell’ultimo anno e dal 2016 al 2017, Facebook ha visto solo una crescita del 9,6% della loro base di utenti. Dal 2017 al 2018, prevedono una crescita del 7,9%.

Di conseguenza, eMarketer riferisce che la spesa pubblicitaria di Facebook avrà un rallentamento notevole nel corso del prossimo anno, con le loro previsioni che piazzano la crescita solo al 26,5%, mentre il 2016 ha registrato un aumento del 57,4%. Un fattore che può contribuire potrebbe essere che Facebook stia semplicemente esaurendo lo spazio pubblicitario nei feed di notizie delle persone, cosa che Facebook ha fatto presente agli investitori anche l’anno scorso.

Cosa significa per il social media marketing? Non solo la concorrenza e l’aumento dei costi per lo spazio pubblicitario, ma anche alla questione più grande della fatica di farsi notare dai consumatori.

In altre parole, gli annunci nel news feed di Facebook iniziano a passare inosservati dai consumatori a causa del loro numero e frequenza. I costi degli annunci aumentano, mentre molti vedono che i tassi di affiliazione diminuiscono.

Infatti, nel rapporto di Digital Advertising 2017 di ClickZ Intelligence, il 61% dei professionisti pubblicitari intervistati prevede di aumentare la spesa pubblicitaria di Facebook e il 20% non prevede di apportare alcuna modifica. In altre parole, l’81% dei marketer che utilizzano Facebook non andrà da nessuna parte.


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